Trattamento con Ombitasvir /ABT-450 / Ritonavir e Dasabuvir: epatite C cronica in presenza di coinfezione da HIV e trapianto di fegato
Nel corso del Liver Meeting 2014 sono stati presentati i risultati di studi condotti con il regime tutto orale sviluppato da AbbVie, e composto da Ombitasvir /ABT-450 / Ritonavir e Dasabuvir su pazienti affetti da infezione cronica da epatite C in presenza di confezione da virus HIV, e su pazienti sottoposti a trapianto.
I risultati della prima parte dello studio TURQUOISE-I hanno mostrato che i pazienti con infezione da virus HCV genotipo 1 ( GT1 ) e co-infezione da virus della immunodeficienza umana di tipo 1 ( HIV-1 ) che hanno ricevuto il trattamento sperimentale di Abbvie assieme a Ribavirina hanno raggiunto tassi di risposta virologica sostenuta a 12 settimane ( SVR12 ) post-trattamento del 93.5%, e del 90.6% a 24 settimane ( SV24 ).
I risultati della prima coorte dello studio di fase 2 in aperto, CORAL-I, ha mostrato che i pazienti con fegato non-cirrotico, sottoposti a trapianto, e con infezione da HCV genotipo 1 e non-trattati dopo trapianto hanno raggiunto un tasso SVR12 del 97.1% e un tasso SVR24 del 97.1%.
Lo studio di fase 2/3, multicentrico, randomizzato e in aperto, TURQUOISE-I, ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia e la sicurezza del regime sperimentale completamente orale e privo di Interferone a base di tre farmaci antivirali ad azione diretta ( Ombitasvir /ABT-450 / Ritonavir e Dasabuvir ) in associazione a Ribavirina ( con dosaggio da 1000 o 1200 mg in base al peso, in due somministrazioni giornaliere ) con trattamento della durata di 12 o 24 settimane in pazienti adulti con infezione cronica da HCV genotipo 1 (HCV GT1) con o senza cirrosi epatica compensata, che erano anche infetti da virus HIV-1.
I pazienti dello studio erano nuovi alla terapia ( trattamento naive ) o avevano fallito un precedente trattamento con PegInterferone e Ribavirina.
I pazienti avevano uno stato immunitario stabile ( conta CD4+ maggiore o uguale a 200 cellule/mm3 oppure percentuale di CD4+ maggiore o uguale al 14% ) e livelli di RNA di HIV-1 soppressi dopo terapia antiretrovirale a base di Atazanavir o Raltegravir.
Nessun paziente ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi in entrambi i bracci di 12 o 24 settimane.
Nel braccio di 12 settimane, nessun breakthrough virologico è stato osservato durante il trattamento.
Un paziente ( 3.3% ) è andato incontro a recidiva dopo 12 settimane di trattamento.
Nel braccio di trattamento di 24 settimane, è stato osservato un caso di breakthrough virologico ( 3.1% ).
Si ritiene che 2 pazienti nel gruppo di trattamento di 24 settimane siano stati re-infettati dopo il trattamento da un diverso ceppo di HCV rispetto all'infezione originale.
Gli eventi avversi più comunemente riportati ( superiore al 15% in entrambi i bracci di trattamento combinato ) sono stati: affaticamento ( 47.6% ), insonnia ( 19% ), nausea ( 17.5% ) e cefalea ( 15.9% ).
La più comune anomalia di laboratorio era rappresentata dagli aumenti della bilirubina totale ( 68.3% ), e consistevano principalmente da bilirubina indiretta, e non erano associati ad aumenti di aminotransferasi.
Le riduzioni del dosaggio di Ribavirina a causa di anemia o riduzione della emoglobina si sono verificate nel 9.5% dei pazienti; tutti e sei i pazienti hanno raggiunto SVR12.
Lo studio di fase 2, multicentrico, a due coorti, in aperto CORAL-I, sta valutando l’efficacia e la sicurezza del regime sperimentale completamente orale e privo di Interferone a base di tre farmaci antivirali ad azione diretta ( Ombitasvir /ABT-450 / Ritonavir e Dasabuvir ) in associazione a Ribavirina ( scelta del dosaggio a discrezione dello sperimentatore ) per 24 settimane in soggetti adulti non-cirrotici ( biopsia allo screening con punteggio Metavir inferiore o uguale a F2 ), sottoposti a trapianto epatico con infezione cronica recidivante da virus HCV di genotipo 1.
I pazienti hanno iniziato la terapia dopo un minimo di 12 mesi dal trapianto di fegato, ed erano in trattamento con un regime immunosoppressore stabile a base di Tacrolimus oppure Ciclosporina ( per cui erano possibili aggiustamenti del dosaggio ).
Un paziente ( 2.9% ) ha interrotto lo studio a causa di eventi avversi, ma aveva raggiunto SVR12.
Due pazienti hanno manifestato eventi avversi gravi.
Gli eventi avversi più comunemente riportati ( superiori al 20% ) sono stati: affaticamento ( 50% ), cefalea ( 44.1% ), tosse ( 32.4% ), anemia ( 29.4% ), diarrea ( 26.5% ), insonnia ( 26.5% ), astenia ( 23.5% ), nausea ( 23.5% ), spasmi muscolari ( 20.6% ), e rash ( 20.6% ).
Nessun paziente ha sperimentato breakthrough virologico durante il trattamento; tuttavia, un paziente è andato incontro a recidiva post-trattamento.
Nove pazienti hanno presentato una riduzione di grado 2 nei livelli di emoglobina, e un paziente ha mostrato una riduzione di grado 3.
Cinque pazienti con diminuzione della emoglobina ( anemia ) hanno ricevuto un farmaco per aumentare la produzione di eritrociti a discrezione dello sperimentatore.
Nessun paziente ha sospeso farmaci in studio a causa della anemia, nessuno ha richiesto una trasfusione di sangue o sperimentato rigetto del fegato trapiantato. ( Xagena2014 )
Fonte: Abbvie, 2014
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